Il progetto “Sport….oltre lo sport”

Motivazione dell’intervento

Il progetto mira alla soluzione di problemi attinenti a fenomeni di devianza giovanile, bullismo, dispersione scolastica nonché integrazione di alunni diversamente abili  e alunni non italiani.

Risultati attesi

 

-         Acquisizione di atteggiamenti “sportivi” di lealtà, correttezza, socializzazione in vista di un corretto inserimento nel mondo degli adulti;

-         Accettazione della vittoria e della sconfitta per imparare a vivere la prima senza vanto e la seconda senza animosità;

-         Acquisizione del senso di appartenenza per un inserimento sociale attraverso un agonismo sano;

-         Acquisizione dell’esperienza del confronto che può offrire a tutti uguali opportunità nel rispetto della dignità e delle possibilità;

-         Acquisizione di una corretta cultura dell’alimentazione sia durante le attività fisiche e mentali di tutti i giorni sia durante le attività sportive.

 

Il progetto si articola in tre unità di apprendimento:

 

Prima Unità di apprendimento:

             Educazione motoria e attività pre-sportiva realizzata attraverso la pratica del mini-

             volley  e   dell’avviamento al gioco della pallavolo.

Seconda Unità di apprendimento:

             Lo sport nella legalità: corso per arbitri di pallavolo riservato agli alunni dell’ultimo

             anno  della Scuola secondaria di primo grado.

Terza Unità di apprendimento:

              Alimentazione e attività sportiva. Il percorso  è  volto  a favorire negli studenti della

              scuola primaria e secondaria di primo grado la crescita e lo sviluppo fisico e mentale

              attraverso la promozione e la diffusione   di  un corretto  stile  di vita con particolare

              riferimento ad una  alimentazione equilibrata  ispirata al  modello mediterraneo e ad

              una regolare attività fisica. Il programma  interesserà anche  il problema dell’obesità 

              e  dell’anoressia come  emergenze   mondiali, come  prevenirle e combatterle.

 

 

Strategie e metodologie dell’intervento

 

Primaria

-         Coinvolgimento di tutte le classi terze,quarte e quinte della scuola primaria;

-         Formazione di squadre miste;

-         Inserimento obbligatorio di alunni diversamente abili e stranieri;

-         Visione di cartoni tipo, dai quali si rileveranno tecniche e gesti arbitrali;

-         Non ci sarà proclamazione di squadra vincente,ma saranno premiati tutti i partecipanti;

-         Attuazione di programmi di formazione sui temi della corretta alimentazione;

-         Avviare attività didattiche attraverso la visione di DVD,CD ROM, preparazione della merenda in      classe,attività relative alle mense scolastiche;

-         Collaborazione con scuole presenti sul territorio;

-         Elaborazione di una scheda alimentare settimanale per un ragazzo che pratica sport.

 

Secondaria

-         Coinvolgimento di tutte le classi dell’istituto;

-         Formazioni di squadre miste;

-         Inserimento obbligatorio di alunni diversamente abili e stranieri;

-         Attribuzione di doppio punteggio alle ragazze per evitare fenomeni di bullismo da parte dei ragazzi;

-         Sostituzione a tempo nell’arbitraggio;

-         Cambi continui e liberi;

-         Non ci sarà proclamazione di squadra vincente, ma saranno premiati tutti i partecipanti;

-         Collaborazione con scuole presenti sul territorio;

-         Visione di partite da cui si rileveranno tecniche e gesti arbitrali;

-         Affiancare praticamente l’insegnante nel ruolo di arbitro;

-         Arbitraggio di una partita;

-         Arbitraggio di una partita disputata da squadre federali;

-         Attuazione di programmi di formazione sui temi della corretta alimentazione;

-         Attività didattica attraverso la visione di DVD e CD-ROM;

-         Elaborazione di una scheda alimentare settimanale per un ragazzo che pratica sport.

 

Metodologie dell’intervento

 

La preparazione generale degli alunni non sarà settoriale ma avrà come punto di partenza il potenziamento fisiologico, un corretto schema motorio, una sufficiente conoscenza tecnica delle unità di apprendimento indicate. Consolidati gli schemi motori, si lavorerà su gruppi di alunni per meglio seguirne l’evoluzione formativa. Gli alunni diversamente abili e gli alunni non italiani seguiranno le lezioni insieme ai loro compagni.

Essendo l’obiettivo primario “ incoraggiare e sviluppare la presa di contatto con l’altro”, si darà spazio ad attività che prevedono l’uso di una motricità libera e spontanea alternata a momenti di rilassamento anche attraverso il contatto corporeo tra compagni.

Nelle lezioni  sul tema “ educazione alla salute e all’attività motoria” si alterneranno momenti di informazione da parte dei docenti a momenti di discussione mirata al coinvolgimento attivo degli alunni/e sulle tematiche proposte.

 

 
Le attività ludico – motorie nella scuola primaria, saranno svolte durante le ore curriculari negli spazi fruibili in ogni plesso scolastico facenti parte dell’istituto. Sulla base della progettazione, saranno proposte attività di carattere polivalente per dar modo ai bambini di costruire un bagaglio motorio ricco e differenziato tramite il prestito professionale con  la consulenza di docenti di Educazione motoria e sportiva della scuola secondaria che affiancheranno gli insegnanti delle classi interessate. Agli insegnanti di classe sarà chiesta la partecipazione a un  corso di formazione, tenuto da Docenti della Scuola secondaria, sulle tematiche e sulle problematiche dell’alimentazione nei bambini. 
Invece, Per quanto riguarda l’attività prettamente sportiva e fisica con i bambini ci si avvarrà di esercizi singoli e mirati, di giochi strutturati, di percorsi e di circuiti che richiedono la capacità di combinare diverse abilità motorie. Saranno individuati opportuni momenti di verifica e valutazione attraverso l’osservazione sistematica del comportamento motorio degli alunni, tenendo sempre presenti i punti di partenza, le differenti situazioni esperienziali, i diversi ritmi di sviluppo individuale.

 

A conclusione della realizzazione del progetto, svolto durante i mesi di marzo, aprile e maggio, saranno attuate delle manifestazioni pubbliche che impegneranno gli alunni, in attività  psico–motorie alle quali parteciperanno attivamente le famiglie.
Tali manifestazioni saranno momenti aggreganti e condivisi dell’educazione e formazione dei bambini e dei preadolescenti ma anche momenti informativi con scambi di idee, di opinioni e di considerazioni tra i nuclei fondanti e di riferimento dei bambini stessi: la famiglia e la scuola.